M. Marcaccioli

Impostazione strategica e governance delle attività di test

La centralità del business strategico, il contenimento dei costi, l’ottimizzazione dei processi, sono sempre stati i driver per ogni infrastruttura tecnologica. L’adesione alle best practice internazionali e la saggezza dei responsabili IT, oltre alle innovazioni tecnologiche, hanno fatto da ulteriori motori per una razionalizzazione delle attività in carico, secondo uno schema sostanzialmente molto semplice: ci si concentra sulle attività ad alto valore aggiunto, delegando a fornitori specializzati ciò che non è considerato “core”. Ragionando in termini di Servizio, la soddisfazione dello stakeholder è al centro di ogni processo composto, nella sua filiera produttiva, dalle migliori componenti possibili: una catena di expertise per ottenere il massimo minimizzando i costi.

Testing Governance: processi e strategia

Proprio sulla base di questo schema di eccellenza, riveste un aspetto cruciale la fase di accettazione, guidata dalle tecniche di Risk Management, affinché le colpe dei padri (chi fornisce il servizio) non ricadano sui figli (chi utilizza il servizio, sia esso l’utilizzatore finale, o quello intermedio).

Sulla base di tale strategia, che necessariamente terrà conto della bilancia costi/benefici, andranno definite:

  • le aree oggetto di testing;
  • le tipologie di test da effettuare;
  • le modalità di integrazione;
  • le tecniche più idonee;
  • l’approccio da seguire per la non regressione;
  • la definizione e misurazione dei KPI.

Dal Risk Management al Test Management

Se l’obiettivo del Test consiste nel tendere alla percentuale più elevata di affidabilità, è però necessario valutare le quantità e le tipologie ottimali delle verifiche da effettuare, bilanciando cioè i benefici (difettosità prossima allo zero) con i costi (espliciti, ma anche impliciti, quali per esempio il ritardo della messa in Produzione).

Appare scontato affermare che le verifiche non possono mai essere esaustive, per cui occorre acquisire una notevole competenza per determinare il miglior equilibrio tra efficacia delle attività e rischi residuali. Le scelte sono impegnative, ma le competenze metodologiche, tecnologiche e di dominio applicativo, oltre alla ingegnerizzazione delle valutazioni (mediante la definizione di adeguati KPI) sono degli ottimi compagni di viaggio, che ci consentono di definire una strategia di testing.

Il Competence Center di Alten Italia

Metodo, esperienza, capacità: sono gli elementi distintivi che hanno consentito ad Alten Italia di proporsi come valido interlocutore per le attività di Testing. ISTQB è la nostra bussola, la metodologia standard de facto nel mondo; il gran numero di progetti svolti per aziende italiane di vari comparti tecnologici, è la solida base su cui si poggiano le nostre professionalità; la competenza verticale di piattaforme di testing, oltre che di dominio applicativo, sono gli strumenti a supporto di ogni attività di test.

Torna alla conferenza