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Il ruolo della test Factory in Contesti Agile

Micarelli IBMSpeaker:
Andrea Micarelli, IBM

Le soluzioni organizzative per la esecuzione del test nell’ambito del ciclo di sviluppo software sono generalmente riconducibili a due modelli di riferimento, quello “embedded”, nel quale le risorse per il test appartengono al più generale team di sviluppo e la “test factory”, indipendente e trasversale a più team di sviluppo. I framework di sviluppo agili, e Scrum in particolare, sostengono, in linea di principio, team di sviluppo “autarchici” nel cui ambito trovano posto specialisti di analisi, sviluppo e test, senza ruoli rigidamente delimitati. Ciò potrebbe far pensare al modello “embedded” come l’unica soluzione organizzativa coerente con la filosofia di Scrum. In realtà, per sviluppi di dimensioni significative, tale approccio può non essere ideale e l’adozione di una soluzione organizzativa a maggiore specializzazione (Test Factory – like) si rivela, spesso, più efficace ed economicamente vantaggiosa. La creazione di “Sprint” di test, con “product backlog” costituiti da requisiti di test e “Sprint Team” costituiti da risorse con competenze che coprono i necessari domini (tecnici, funzionali e di integrazione), non solo è fattibile ma rientra pienamente nella filosofia “agile” del framework “Scrum” e ne trae tutti i benefici in termini di velocità e flessibilità. Tale approccio, naturalmente, richiede particolare attenzione al coordinamento complessivo degli sprint di sviluppo con quelli di test e di tutti loro con il piano dei rilasci. Verrà sinteticamente presentato il caso di studio di una azienda che produce e commercializza un prodotto ad ampio spettro funzionale, costituito da moduli distinti e integrati, sottoposti a continua evoluzione e quindi a continue campagne di test.